TRUCCO PERMANENTE

Dermopigmentazione e microblading: quali sono le differenze?

Il trucco permanente può essere realizzato tramite due tecniche di applicazione diverse: la dermopigmentazione e il microblading. Visto che spesso vengono confuse tra loro, facciamo un po’ di chiarezza per comprenderne le differenze.

Come dicevamo, la dermopigmentazione e il microblading sono due tecniche di colorazione permanente differenti, ma prevedono entrambe l’inserimento di pigmenti sotto pelle, la cui durata varia in base a diversi fattori, richiedendo nel tempo dei ritocchi periodici.

La dermopigmentazione può essere utilizzata per infoltire le sopracciglia, per definire il contorno degli occhi e delle labbra, per intensificare la pigmentazione della bocca e per correggere alcuni tipi di cicatrici.
Il microblading invece è una tecnica di colorazione cutanea che in Italia è stata riservata per lo più alle sopracciglia.

La dermopigmentazione è una tecnica meccanica: il deposito del colore avviene attraverso un dermografo, il cui ago permette di andare leggermente più in profondità rispetto al microbalding, permanendo per questo un periodo di tempo superiore, anche se la durata dipende molto dal tipo di pelle e da altri fattori. Il dermografo è stato progettato appositamente per realizzare il trucco permanente su zone delicate e sensibili, per garantire un trattamento sicuro.

Il microblading è una tecnica manuale effettuata attraverso uno strumento simile a un bisturi, che inserisce il colore mediante delle piccole incisioni sulla pelle: da qui il nome della tecnica, ossia piccole lame che producono dei taglietti per il deposito del pigmento.
Erroneamente si ritiene che il microblading sia sinonimo della tecnica “pelo a pelo”, in realtà l’effetto realistico dell’arcata sopracciliare si ottiene perfettamente e in assoluta sicurezza proprio attraverso la dermopigmentazione.